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I Mille ricordi


Perché Garibaldi?

Perché, come scriveva De Amicis in Cuore

«Egli fu maestro, marinaio, operaio, negoziante, soldato, generale, dittatore. Era grande, semplice e buono. Odiava tutti gli oppressori, amava tutti i popoli e proteggeva tutti i deboli; non aveva altra aspirazione che il bene, rifiutava gli onori, disprezzava la morte, adorava l’Italia».

In Garibaldi, mito fondante della storia nazionale, i soci mutualisti hanno trovato un difensore dei bisogni dei lavoratori e un sostenitore della funzione sociale e culturale delle associazioni di cittadini.

Esperto di uomini e cose, profondamente penetrato della cultura degli strati popolari, ha proposto loro un internazionalismo solidale in cui predominano le categorie sociali della fratellanza e della educazione.

Prendendo a modello il progetto di politizzazione democratica delle Società Operaie che Mazzini aveva elaborato con l’«Atto di fratellanza» dell’ottobre 1864 e confermato nel novembre 1871 dal «Patto di fratellanza», con le sue imprese Garibaldi ha accelerato l’unificazione superando di slancio le esitazioni della politica nazionale e internazionale.

Sottolineare l’apporto degli ideali garibaldini al diffondersi delle Società di mutuo soccorso e l’eredità di valori che l’Eroe dei due mondi ha loro trasmesso e che ancora le anima è fare un viaggio collettivo in Italia, dove ogni tappa rappresenta una segnatura del territorio.

Molte Società di mutuo soccorso conservano nella loro sede qualche testimonianza su Garibaldi: le sue lettere, innanzitutto, e poi ritratti con la sua firma, diplomi, attestati, medaglie e via di seguito.

Un materiale che percorre, in un unico filo, tutte le regioni d’Italia. Un materiale dell’Italia unita.

Esporre in una mostra questa documentazione storica è un’occasione per ripercorrere genesi e sviluppi di un fenomeno che, nutritosi sin dall’inizio dei valori risorgimentali più autentici, ha fortemente contribuito al formarsi di una coscienza morale e civile tra gli italiani.

Farne memoria e reinterpretare lo spirito che ha animato l’azione garibaldina, può servire a riattivare alcune pratiche nel tempo presente: gli ideali e le solidarietà di ieri possono infatti anche offrire soluzioni inedite all’oggi - un oggi così incerto - e dar modo di progettare un futuro un po’ più responsabile e umano. Ciò a maggior ragione in tempi come questi, in cui alla «questione meridionale» si è sommata quella settentrionale, con le sue due componenti ligure-piemontese e lombardo-veneta.

La mostra dà modo di riallacciare i fili della memoria con le parti migliori del nostro passato, di mettere in luce quei passaggi e quelle azioni che hanno favorito l’unificazione e hanno permesso la formazione e la strutturazione di quel pilastro essenziale per ogni nazione che è la società civile.

E’ un mezzo per rappresentare la nostra storia come Stato nazionale, una via per riesaminare un tema di grande importanza e attualità quale è quello dell’identità nazionale, e farlo non soltanto attraverso le grandi correnti di pensiero che hanno segnato l’Ottocento e il Novecento ma anche seguendo l’azione di figure mitiche.

Figure come Garibaldi, i cui ideali di democrazia repubblicana e socialismo umanitario - misti a illuminismo utopico e populismo romantico - sono stati assunti come principi istituzionali di riferimento anche dalle Società di mutuo soccorso, che si basavano su una idea di popolo non più come plebe ma come unità interclassista e democratica. Un universo mutualistico la cui nascita e il cui sviluppo non poco peso ha avuto nell’evoluzione della società italiana.

                                        
                    
         Alcune immagini della mostra

         Il dépliant della mostra

         

         Nella home page
         dal link "Il Mutuo Soccorso oltre il 2011"
         per visionare l'edizione speciale della mostra "I Mille ricordi"